Certe emozioni non si possono capire se non le vivi tu. Finché non le proverai anche tu, per te rimarranno sempre delle sensazioni incapibili, estranee. Non giudicare chi non comprendi.
18 febbraio 2012
Dannata forma di amore platonico.
Fuori è buio da ore e io sono qui nel mio letto da qualche minuto. Mi scaldo sotto le coperte e mi rilassom ma il sonno fa fatica a venire. Tutto tace nella stanza , ogni oggetto è coperto di nero, eppure non riesco ad addormentarmi. La verità è che penso a te, sempre a te. Vorrei partire verso il mondo delle stelle , vorrei lasciare questa giornata chiudendo dolcemente gli occhi, ma tu me li tieni aperti. Sono qui sul mio materasso con la testa piena di immagini tue; mi appaiono davanti i tuoi capelli, i tuoi occhi in cui mi perderei senza più uscirne, il tuo sorriso che mi fa impazzire il battito cardiaco... Credimi, in queste notti non smetto mai di pensare a te, alla fottuta distanza che ci divide, alla differenza tra me e te, ma soprattutto a ciò che non potremo mai essere: una cosa sola. Fa male. A volte vorrei piangere, altre volte vorrei pensare ad altro... ma tu resti lì, non te ne vai, rimani fisso nei miei pensieri e non mi lasci mai. Pensarti è una delle cose che ormai mi viene più naturale, ma ciò che vorrei davvero è che un giorno tu potessi apparire di fronte a me, in carne e ossa, e mi dicessi: "Nella tua testa non ci entro più, posso entrare nella tua vita?". E io ti dirò si, porrò fine a questa ossessione di volerti e potrò sorridere ogni giorno che passerò degli istanti con te. Tutto ciò però, adesso, può soltanto essere una piccola fantasia che alimenta i miei sogni. Sei la mia dannate forma di amore platonico.
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